giovedì 29 novembre 2012

INCIDENTE A RENDE. Prova di inefficienza della Sanità calabrese

di BRUNO GRECO

Ennesima prova di inefficienza dei servizi sanitari calabresi. Mentre i tavoli regionali dibattono sulla scelta dei leader e sui tagli alla Sanità, la gente rischia di morire per strada.

Un bruttissimo incidente su via Leonardo Da Vinci a Quattromiglia di Rende si è consumato ieri mattina intorno alle ore 11. Un anziano sulla settantina, alla guida della sua vespa, ha tamponato da tergo una fiat Multipla procurando alla vettura la rottura del lunotto. Il malcapitato è finito di conseguenza sul terreno, caduta che gli ha procurato la perdita del casco e una ferita sulla tempia sinistra.
Lo stesso è rimasto quindi disteso in stato di shock, con le gambe sul manubrio della propria vespa, al centro di una strada molto trafficata, percorsa in direzione sud dai rendesi che dall’interno intendono raggiungere Cosenza e in direzione est, dove si collega a viale Marconi, da chi deve prendere l’imbocco autostradale (Cosenza Nord) o raggiungere la vicina Università.
Repentino è stato il soccorso di alcuni venditori ambulanti che hanno assistito al terribile incidente e dei Carabinieri di Serra Pedace, che trovatisi sul posto hanno diretto il traffico in attesa dell’arrivo di un’ambulanza.
Con l’arrivo in loco dei familiari, sono stati continui i tentativi di sollecito per far arrivare l’ambulanza, ma gli stessi sono stati del tutto inutili. I Carabinieri presenti hanno dunque tentato la strada della "Reperibilità in Codice Rosso", per cercare di accelerare i tempi, data la condizione del malcapitato che pian piano riprendeva coscienza ma nello stesso tempo era costretto a terra a respirare i fumi delle vetture passanti.
In casi del genere infatti è sempre preferibile soccorrere l’incidentato in modo adeguato, per evitare di peggiorare la situazione in mancanza di nozioni di pronto soccorso.
Finalmente (si fa per dire!), trascorsi circa 40 minuti interminabili, è arrivata l’ambulanza da Cosenza. I familiari del malcapitato hanno comunque espresso la volontà di denunciare il fatto.

Questo è successo nella cittadina di Rende, elogiata da tutti come modello di eccellenza (anche se le ultime bufere politiche ne tracciano gli inizi della decadenza), che ospita 40mila studenti e si trova ad uno sputo da Cosenza.
40 minuti per l'arrivo di un'ambulanza. Amaro sarà il destino di quelle persone per le quali il "nostro governatore" ha previsto la chiusura degli ospedali... Se la gente rischia di morire per strada a Rende, immaginiamo cosa potrebbe succedere nei dintorni di Acri, Serra San Bruno, Soveria Mannelli e San Giovanni in Fiore.   

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