giovedì 30 dicembre 2010

"Otto ore di preghiera". Le riflessioni di Gigi Cunsolo, musicista e libero pensatore


di Bruno Greco

Rievocare il passato, addentrarsi nella complessità del pensiero, cercare di darsi un ruolo nella società odierna che per certi versi si rifiuta connotandola come futile e legata a processi di creazione di “quantità” più che di “qualità”.
Otto ore di preghiera (lapsus libri edizioni) di Gigi Cunsolo – musicista e compositore di Serra San Bruno – è una sorta di diario della ragione, di “riflessione al focolare”, per tentare di districare la matassa dei pensieri che avvolge l’essere umano. «C’è qualcosa di cartesiano nel libro di Gigi Cunsolo – afferma Tonino Ceravolo nella prefazione, esperto di antropologia storica e scrittore –, che, invece, intitolandosi Otto ore di preghiera sembrerebbe piuttosto rinviare alla tradizione monastica occidentale».
Considerando che secondo la filosofia cartesiana la ragione è la cosa meglio distribuita al mondo, basta solo avere la voglia di coglierla ed utilizzarla.
Un approccio da Discorso sul metodo, minuzioso e razionalizzante, che scava nei meandri più reconditi del passato, per delineare un presente che stenta a disvelarsi nella sua essenza.

sabato 11 dicembre 2010

L'audiolibro e "La vita autentica" di Vito Mancuso


di Bruno Greco


«Le doti interpretative di un attore/lettore devono sempre essere al servizio del testo e mai viceversa».
Queste le parole di Claudio Carini, attore di prosa, regista, produttore di audiolibri e intenso divulgatore di questa nuova linea editoriale. In questo contesto, l'azione attoriale non va mai utilizzata per delineare la bravura dell'attore/interprete, ma deve assolutamente rappresentare la voce del "lettore in genere", affinché questa sia sempre al servizio del testo senza mai alterarlo.

venerdì 10 dicembre 2010

PICCOLI EDITORI CRESCONO ANCHE A ROMA. Il meglio dell’offerta calabrese presentata alla fiera "Più libri più liberi"

di Andrea Trapasso


PICCOLI editori, editori coraggiosi, editori innovatori, editori del mondo. Con questo biglietto da visita le  case editrici calabresi hanno fatto bella mostra di sé e della loro produzione a Più libri più liberi, terminata ieri al Palazzo dei Congressi di Roma. Piccoli editori sì, in termini di dimensione, ma grandi nel coraggio di rischiare, portando avanti la loro attività in una terra come la Calabria che nonostanteabbia uno dei più bassi indici di lettura, vive una grande concorrenza editoriale e di produzione libraria. Coraggiosi, inoltre,