di Bruno Vellone
ACQUARO – Madre e Azzurro d’amore cielo mare, queste le poesie con cui Giuseppe Minniti ha riscosso riconoscimenti e scroscianti applausi del pubblico di Terni durante la quarantunesima edizione del “Premio San Valentino”.
Il tema del concorso è quello d’amore nel senso più ampio del termine, per le sezioni di poesia singola inedita, silloge di poesia inedita, narrativa e saggistica inedita e libro edito di poesia e di narrativa. La premiazione si è svolta nella cornice suggestiva del “Centro Socio Culturale” di Terni organizzata “Comitato per la premiazione di un messaggio d’amore”, con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia e del Comune di Terni.
Si distingue, dunque, ancora Minniti per il profilo poetico delle sue liriche molto apprezzate nella regione Umbria che ha voluto concedergli l’ennesimo riconoscimento per la sua poesia intrisa di emozioni e sensazioni. Se in Madre si fa forte il tema della riconciliazione con la persona più cara al poeta ed arriva a toccare le corde emotive più recondite, costringendo a versare qualche lacrima di commozione in un finale evocativo dell’abbraccio, nella poesia Azzurro
d’amore cielo mare l’amore per la donna è inteso come prigionia senza confini, poiché l’amore di una donna, secondo la concezione del poeta è una conquista mai definitiva che bisogna legare a sé in un crogiuolo di sentimenti senza sbarre se non quelle della voglia di amare nella voluttà dei momenti più intimi, esserne compiacenti e sentire il proprio cuore rullare incessantemente.
Minniti ha fatto dell’amore il tema dei suoi componimenti narrando di quell’amore che fa soffrire che per sua natura è libero poiché chiunque cerchi di sottometterlo finisce per perdere la partita. Il poeta di Limpidi attraverso la sua visione nostalgica e rievocativa rende ogni situazione, persino la più comune, una lirica meravigliosa.
Fonte: Il Quotidiano della Calabria, 25 luglio 2011
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