mercoledì 10 ottobre 2012
PAROLE AL VENTO/9 - "Ricaricare o non ricaricare?"
Uno "strano" problema grava sui già martoriati "pochi" degenti dell'ospedale di Serra San Bruno. Come testimonia la foto i ricoverati non possono ricaricare le batterie dei propri cellulari per non incappare in dei "gravi inconvenienti con le apparecchiature elettromedicali".
Partendo dall'assunto che eventualmente sono i cellulari in sé a causare disturbi alle apparecchiature elettromedicali e non l'operazione di ricarica, impazza comunque il "totosoluzione" e si stanno già vagliando diverse ipotesi:
1- Emanare un bando pubblico per l'appalto di gruppi elettrogeni a poco prezzo e di una ditta che, con qualche ingegnoso sistema di fili volanti, stile fiera di paese, porti delle prese nelle camerate, passandole dalle finestre.
2 - Assoldare un giovane volenteroso che quotidianamente faccia la spola, cellulari in mano, tra l'ospedale e le case dei pazienti immobilizzati per le ricariche nei rispettivi domicili. Il lavoro prevede un periodo di prova in nero per poi giungere a un contratto a progetto basato su provvigioni (per numero di cellulari consegnati e ricaricati). Il lavoratore deve essere automunito, opererà in completa autonomia di mezzi (benzina a suo carico) ed è da intendersi che le sortite nel circondario (del tipo Nardodipace o Pizzoni) non verranno considerate trasferte. I malati ancora autosufficienti (chi ha una broncopolmonite, per capirci), invece, godranno di un'ora di sospensione dalla loro patologia e potranno così recarsi a casa da soli.
3 - Ripristinare nelle corsie i telefoni a gettoni e vietare l'introduzione di qualunque apparecchio cellulare (o altre diavolerie simili). Previsti tornelli e perquisizioni all'ingresso.
4 - Trovare un elettricista bravo che sia in grado di risalire all'origine di queste misteriose ed improbabili interferenze elettriche e che provveda eventualmente alla messa a norma dell'impianto.
Un primo passo intanto è stato fatto. E' già in arrivo Capitan Ventosa...
a. t.
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