di BRUNO GRECO
SOVERIA MANNELLI - Perfetta introduzione è stata la lectio magistralis del prof. Vito Teti nell’ambito della prima edizione de "Il Festival dei Luoghi", curata da Antonio Cavallaro direttore commerciale della Rubbettino editore.
In un primo momento, rivolto verso un uditorio molto dedito all’ascolto, il professore Teti ha cercato di interpretare la nozione di "luogo", sposando soprattutto il concetto tramandatoci da Marcel Mauss: «Un luogo non è un insieme di palazzi o di strade, un luogo è soprattutto fatto da trame e relazioni tra esseri umani». Nella visione di Vito Teti, i luoghi, lungi dall’essere insiemi di componenti materiche, sono intrisi di «sentimento» e «anima».