di BRUNO GRECO
Tra
due mari: una striscia di terra di nome Calabria. Una regione dalla quale
attraverso i numerosissimi balconi montani si può godere dell’aria buona contemplando
il mare, o viceversa, dai davanzali costieri, si può assaporare la montagna, impellente
desiderio mentre il corpo si nutre a dismisura del Sole più bello d’Italia.
Tra
due mari è una grandissima opera letteraria di Carmine Abate, con la quale è
stata tracciata la storia di un uomo, Giorgio Bellusci natio di Roccalba, che
come tanti altri romantici ha speso tutte le forze per farsi una vita in
Calabria, la sua terra, caro scrigno di sogni e di affetti. Fiero narratore
delle peripezie di questo grande uomo é il nipote Florian.
Giorgio
Bellusci è bambino indomito e adulto determinato. All’età di 22 anni abbandona
la propria casa per raggiungere l’amore della sua vita, Patrizia, una ragazza
barese conosciuta qualche estate prima a Camigliatello, dove il Bellusci soleva
soggiornare coi propri bovini durante il periodo della transumanza.